Trattato di Stettino (1653)

L'ex Ducato di Pomerania (al centro) diviso fra Impero svedese e il Brandeburgo dopo il trattato di Stettino del 1653. La Pomerania svedese è indicata in blu, quella brandeburghese) in arancione.

Il trattato di Stettino del 1653 (4 maggio 1653), in tedesco Grenzrezeß von Stettin,[1] pose fine alle dispute fra il Brandeburgo e la Svezia sulla successione nel Ducato di Pomerania, che entrambe reclamavano per sé dopo l'estinzione del Casato di Pomerania avvenuta durante la guerra dei trent'anni.

Le pretese del Brandeburgo trovavano il loro fondamento nel trattato di Grimnitz del 1529, mentre quelle della Svezia si basavano sul precedente trattato di Stettino del 1630.

Le due parti accettarono la spartizione del ducato, in quel momento controllato dagli svedesi, nella pace di Vestfalia (1648) e con il trattato di Stettino (1653) furono stabiliti i confini fra le due zone in cui fu divisa la Pomerania.

Le Pomerania Occidentale divenne Pomerania svedese, quella orientale divenne una provincia del Brandeburgo.

  1. ^ Heitz (1995), p. 232

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